Tosse: perché non migliora? Gennaio 28, 2018 – Posted in: Articoli sulla Voce

Ci sono molte ragioni per cui una tosse cronica, persistente, potrebbe non migliorare, e questo può essere frustrante per i pazienti e per i loro medici.

  • Vie aeree irritate dopo un raffreddore o un’influenza

La causa più comune di tosse cronica è prevedibile. Essa può essere una delle conseguenze di un raffreddore o di un’altra infezione virale. La maggior parte dei sintomi del raffreddore può scomparire dopo alcuni giorni. La tua tosse, tuttavia, può durare per settimane perché i virus possono rendere gonfie e ipersensibili le vie aeree. Questo può durare molto tempo dopo la fine del virus.

  • Allergie e asma

Sono fra le cause più comuni di tosse. Un raffreddore può anche causare un attacco d’asma. Alcune persone imparano che hanno l’asma anche durante il raffreddore.

  • Il reflusso acido
  • L’apnea ostruttiva del sonno

Fortunatamente queste condizioni sono curabili. Consulta il tuo medico se hai qualche sintomo di reflusso acido, come appunto al tosse cronica, o di apnea ostruttiva del sonno, come il forte russamento e/o la sonnolenza durante il giorno. Per la diagnosi, in questi casi, sarà fondamentale l’esecuzione di una rinofibrolaringoscopia, per valutare i segni obbiettivi e stabilire il più adeguato trattamento.

  • Malattie rinosinusali

Possono provocare la secrezione di muco denso che è visibile con la rinofibrolaringoscopia. I pazienti con gocciolamento retronasale tossiscono più facilmente di notte. In altri casi la tosse è presente sia di notte che di giorno.

  • Stress

Lo stress, soprattutto quando è cronico, può far durare più a lungo i raffreddori. Per respingere una tosse persistente, è importante diminuire lo stress mentre sei malato. Stancandoti troppo potresti solo protrarre il tempo di ripresa. Un modo per rilassarsi è riposare di più:sono necessarie da 7 a 8 ore di sonno a notte.

  • Non bere abbastanza liquidi

Quando hai il raffreddore o l’influenza devi bere molti liquidi. Acqua, succo e zuppa possono aiutare a sciogliere il muco nelle vie respiratorie. L’alcol e le bevande con caffeina non sono scelte utili, perché possono favorire la disidratazione, l’opposto di quello che ti serve quando sei malato. Un altro modo per aumentare l’idratazione delle vie aeree è utilizzare uno spray nasale di acqua di mare o soluzione fisiologica e/o un umidificatore.

  • Uso eccessivo uso di spray decongestionanti per il naso

Non usarli per più di 1 o 2 giorni, sempre dietro il parere medico. Se lo fai, quando alla fine smetti di prenderli, i tuoi sintomi potrebbero peggiorare per un effetto di rimbalzo, con congestione e tosse.

  • Aria troppo secca o troppo umida

L’aria secca, particolarmente comune in inverno, può irritare e determinare l’instaurarsi della tosse. D’altro canto, neanche alzare troppo l’umidificatore è di aiuto. L’aria umida può essere un fattore scatenante per l’asma e incoraggiare la crescita di acari della polvere e muffe.

  • Infezione batterica

A volte dopo un raffreddore, quando le vie aeree sono irritate, diventa più facile l’invasione da parte di alcuni batteri. Questi possono causare infezioni dei seni paranasali, bronchiti e polmoniti. Se hai la febbre o dolore insieme a tosse persistente, l’infezione batterica potrebbe esserne la ragione. Fondamentale rivolgersi al medico, poiché potrebbe essere necessario assumere un antibiotico.

  • Farmaci per la cura della ipertensione arteriosa

In alcuni casi gli ACE-inibitori determinano l’instaurarsi di una tosse cronica e secca come effetto collaterale. Se succede parlane con il tuo medico.

  • L’asma cardiaco

E’ caratterizzato da respiro sibilante, tosse e dispnea, per una compromissione della funzione della pompa cardiaca. Alla base della manifestazione dei sintomi respiratori vi è l’edema polmonare. I sintomi si manifestano improvvisamente durante la notte, quando il paziente si trova in posizione sdraiata. Molto importante la corretta diagnosi della malattia: l’asma bronchiale e l’asma cardiaco sono entità diverse e richiedono terapie diverse.

Infine, se la tua tosse non migliora dopo una settimana, rivolgiti il medico. Puoi capire, così, cosa sta causando la tua tosse e assicurarti di ricevere il trattamento più adeguato. Tra le indagini è fondamentale anche l’esecuzione di una fibrolaringoscopia.

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