La voce come carta d’identità di ciascuno Gennaio 13, 2016 – Posted in: News

Rassegna Stampa

LaVocediFiore.org – 13 giugno 2015

Intervista a Rosanna De Vita, tra i migliori foniatri italiani.
Roma foniatria è la pagina Facebook della dottoressa Rosanna De Vita, preziosa per tanti artisti che usano la voce: cantanti, attori, presentatori.

di Osvaldo Comencini

Da tempo, la dottoressa De Vita, tra i migliori foniatri d’Italia, spiega nei convegni l’importanza della voce e dei controlli riguardo all’apparato fonatorio, indispensabili per professionisti dello spettacolo ma anche per chi vive lontano dal palcoscenico.

“La voce – ci spiega nel suo studio la dottoressa De Vita – è la carta d’identità di ciascuno, da cui si comprendono personalità, abitudini e inclinazioni”. “Non a caso – prosegue la specialista – è stata istituita la Giornata mondiale della voce, che sottolinea quanto sia importante curarne eventuali disordini, problemi e impedimenti. A questo proposito, è fondamentale un’attività di divulgazione su come funziona la voce, su come da un passaggio d’aria si arrivi alla produzione di suoni e dunque di parole e discorsi che permettono di comunicare. Nel percorso dell’aria possono esserci formazioni nodulari che procurano disfonie e indeboliscono il tono della voce, peggiorando la capacità di parlare o cantare. Queste situazioni – sottolinea la dottoressa De Vita – sono risolvibili se c’è una tempestività nella diagnosi, se non si lasciano a loro stesse. Nonostante siano spesso evidenti, anche i cantanti lasciano correre, rischiando di rovinare irrimediabilmente la loro voce”.

Dottoressa, quindi va ancora creata una cultura della voce?

“Noi foniatri siamo impegnati per questo obiettivo. L’aumento dei ritmi di vita sta creando una diffusa mentalità di rinuncia alla cura di se stessi; cura che parte sempre dall’approfondimento e dalla consapevolezza che, per esempio, anche un cattivo insegnamento nel canto può causare danni e guai seri a un artista. Ogni cantante ha un’estensione vocale, la quale dovrebbe essere conosciuta a priori con una fibrolaringoscopia, che permette di ’spiare’, senza arrecare fastidio, come stanno gli organi della voce. Da questo esame, molto comodo, può iniziare un percorso specifico di rieducazione, se ci sono dei noduli che complicano l’uscita della voce”.

Dottoressa, lei crede soprattutto nel ruolo dell’informazione scientifica?

“Sì, è il punto di partenza. Per quanto riguarda cantanti, attori e affini, alla base del loro successo c’è lo studio, l’impegno quotidiano e anche la cura della salute della voce. Per tutti, dai bambini agli anziani, il concetto da promuovere è che la prevenzione è il migliore aiuto per chi vuole cantare o semplicemente parlare bene. Perciò, consiglio a tutti di sostenere una visita specialistica almeno una volta all’anno, per intervenire, se occorre, con prontezza e terapie mirate”.

Quando sarà il suo prossimo convegno?

“Il 13 andrò a parlare a Vibo Valentia, perché l’informazione deve essere continua e puntuale, a Sud come a Nord, per dare un contributo di conoscenza ai giovani e meno giovani”.

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