La disfonia e la laringoscopia Giugno 20, 2016 – Posted in: Articoli sulla Voce

La disfonia e la raucedine sono sintomi molto comuni e, in alcuni casi, gli unici segni di una disfunzione laringea. Nel caso si abbia una voce alterata per oltre due settimane è necessario consultare un Foniatra, affinché possano prontamente essere diagnosticate eventuali patologie delle corde vocali. La disfonia può essere definita come una alterazione qualitativa e/o quantitativa della voce parlata per una modificazione strutturale e/o funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione e/o inadeguatezza delle relazioni dinamiche fra le diverse componenti dell’apparato pneumo-fonatorio. La disodia è una alterazione della voce cantata: importante è l’individuazione dei sintomi di specifica alterazione prestazionale sia da un punto di vista percettivo-vocale che propriocettivo; le cause possono essere organiche o funzionali: essa va considerata uno specifico sintomo funzione-correlato.

In cosa consiste la laringoscopia

Attraverso la laringoscopia è possibile l’osservazione e l’eventuale individuazione di anomalie delle corde vocali e/o delle zone circostanti. La laringoscopia rigida fornisce una chiara visione ingrandita delle corde vocali. Tuttavia, durante l’esame, la lingua deve essere tenuta dall’esaminatore, pertanto, non può essere eseguita la valutazione delle corde vocali in azione (mentre il paziente canta o parla). La laringoscopia flessibile viene eseguita attraverso il naso; essa non impedisce di parlare o cantare, dunque, il laringoscopio flessibile consente l’esame delle corde vocali in azione (vale a dire, mentre il paziente canta o parla ). Nella diagnosi differenziale di ogni tipo di raucedine cronica, l’esame fibrolaringoscopico fornisce informazioni importanti sulla eventuale presenza di lesioni neoplastiche. La disfonia è spesso causata da condizioni di tipo benigno che si autolimitano nel tempo, ma essa può anche essere il sintomo di  presentazione di una condizione più grave o progressiva che richiede diagnosi e gestione tempestive. È possibile  prevenire la progressione della malattia ed eliminare la necessità di azioni come la laringectomia grazie ad una diagnosi precoce. Le linee guida internazionali consigliano di effettuare un esame annuale del distretto orale e faringo-laringeo per tutti i soggetti fumatori e/o bevitori. Per tutti è valido il consiglio di non fumare, di non consumare tabacco in alcuna forma e di limitare l’alcol.

Disfonia organica e disfonia funzionale

I disturbi vocali sono molto comuni: secondo gli studi affliggono circa il 6% dei bambini sotto i 14 anni di età, e il 3-9% della popolazione adulta. Diversi fattori sono coinvolti nello sviluppo della disfonia e della raucedine; in una classificazione, possono essere suddivisi in organici, neurologici e funzionali. La disfonia organica può essere primaria o secondaria. Nella disfonia organica primaria la lesione responsabile del sintomo è ad esordio laringeo. Il modo in cui viene esercitata la funzione vocale è ininfluente sulla sua genesi (malformazioni congenite, patologia tumorale, patologie infiammatorie) Le disfonie organiche possono, poi, essere secondarie a patologie sistemiche che producono lesioni a livello dell’apparato fonatorio o ne alterano il controllo neurologico (endocrinopatie, allergopatie, insufficienza renale, insufficienza respiratoria, obesità, patologia gastroenterica, patologia neurologica) o all’uso di farmaci. La disfonia funzionale si riferisce a disordini vocali che hanno come comune denominatore una alterazione della voce associata a normale morfologia e motilità delle corde vocali, in assenza di modificazioni organiche primarie delle strutture anatomiche interessate alla creazione della voce. Essa viene classificata in disfonia iperfunzionale e disfonia ipofunzionale. Nella disfonia neurologica, i deficit riguardano l’innervazione e il controllo muscolare del sistema di vocalizzazione, probabilmente causati da lesioni del sistema nervoso centrale o periferico. Fondamentale sottolineare che disfonia e raucedine possono comparire come i primi sintomi di molte malattie.

L’importanza della diagnosi

Un trattamento adeguato delle patologie richiede una diagnosi accurata delle cause, dunque, l’esame e la valutazione della faringe e della laringe sono essenziali. L’osservazione della laringe e della faringe è una parte importante di un esame approfondito della testa e del collo. Anche se la posizione di queste strutture spesso inibisce l’osservazione diretta, semplici tecniche possono essere utilizzate per la loro valutazione, tra i quali la  fibrolaringoscopia. In confronto alla laringoscopia indiretta, questo metodo ha una maggiore precisione e può quindi essere utilizzato per la diagnosi di una vasta gamma di condizioni patologiche, incluse le patologie acute e croniche, di natura benigna o maligna. Un esame approfondito, inoltre, deve includere una valutazione generale di orecchio, naso e gola insieme ad un fibrolaringoscopia. La disfonia è associata ad un grande numero di fattori di rischio. Dato che un adeguato trattamento dovrà essere eziologico per ottenere risultati ottimali, le indagini sui fattori di rischio responsabili dei disturbi di voce sono di fondamentale importanza. La disfonia compromette la comunicazione e riduce la qualità di vita, dunque, in particolare per coloro che utilizzano la voce per motivi professionali,  la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di questi disturbi sono essenziali.