Fisiologia delle corde vocali: quanto conta l’idratazione? Dicembre 16, 2015 – Posted in: Articoli sulla Voce

L’aumento della idratazione delle corde vocali è un obiettivo popolare per la prevenzione e la gestione dei disturbi vocali.

Le attuali strategie di intervento si concentrano sul miglioramento dell’idratazione sia sistemica che specifica a livello della laringe. Studi recenti, infatti, forniscono opinioni unanimi che la disidratazione è dannosa per la fisiologia delle corde vocali. Problemi nella idratazione aumentano le proprietà viscose del tessuto delle corde vocali e modificano i parametri aerodinamici e acustici nella produzione vocale. Emergenti evidenze sia teoriche che cliniche suggeriscono che l’aumento dei livelli di idratazione può produrre un beneficio per la produzione vocale. Tuttavia è necessario lo studio dei meccanismi biologici che regolano l’idratazione delle corde vocali per ottimizzare gli interventi clinici e, in particolare, lo sviluppo di trattamenti di idratazione che possano massimizzare i risultati positivi sulle capacità fonatorie. Tradizionalmente, si consiglia ai pazienti di bere almeno 1,5-2 l di acqua ogni giorno, di limitare l’assunzione di bevande contenenti caffeina e alcolici per mantenere una adeguata idratazione sistemica, di aumentare l’idratazione superficiale, e, agli oratori si consiglia di umidificare l’aria inalata con nebulizzatori, umidificatori, e l’inalazione di vapore. Queste raccomandazioni, tuttavia, sono basate in gran parte su segnalazioni aneddotiche degli effetti benefici dell’idratazione sulla funzione vocale.

Sono stati condotti studi clinici per quantificare gli effetti di idratazione sulla fisiologia delle corde vocali e per confermare, quindi, questi rapporti aneddotici. L’idratazione ha effetti sulla biomeccanica delle corde vocali (spessore dei tessuti, elasticità, e viscosità). Le proprietà biomeccaniche del tessuto delle corde vocali governano la dinamica della vibrazione e rappresentano un indicatore della salute delle corde vocali. Esiste una relazione tra i livelli di idratazione e viscosità vocale: la disidratazione aumenta le proprietà viscose delle pieghe vocali. Numerosi studi hanno utilizzato principalmente mezzi sistemici per indurre disidratazione. E’ importante dire, tuttavia, che anche la sola riduzione del liquido di superficie può anche avere effetti nocivi sulla funzione vocale. E’ stato dimostrato che soggetti che hanno inspirato aria malumidificata hanno riportato sintomi di affaticamento vocale e secchezza della gola. Indagini delle funzioni vocali tra cui l’analisi acustica, l’imaging della laringe, e la valutazione sforzo vocale sono stati utilizzati per quantificare l’importanza dell’idratazione nella fisiologia vocale.

Alcuni studi hanno mostrato che anche negli individui sani, con nessuna precedente storia di problemi di voce, la disidratazione superficiale, indotta da una breve esposizione all’aria essiccata, determinava una riduzione del profilo dell’estensione vocale. Lo spessore ridotto (definito come il rapporto larghezza/lunghezza) di ciascuna delle corde vocali, determinato da una riduzione dell’acqua corporea totale in conseguenza di emodialisi, è stato osservato in pazienti con malattia renale.

La disidratazione può anche aumentare lo sforzo vocale.

Una tendenza di un aumento transitorio dello sforzo vocale percepito dal paziente è stata osservata in associazione a disidratazione sistemica e superficiale combinata con l’emodialisi.

Anche la respirazione orale è stata associata ad una tendenza all’aumento dello sforzo vocale. Molti pazienti riferiscono stanchezza al collo, spalle, schiena e “disagio vocale” dopo un prolungato uso della voce in condizioni di bassa idratazione. I dati sugli effetti vocali avversi della disidratazione hanno stimolato la ricerca sul ruolo potenziale dell’idratazione nella prevenzione e nel trattamento di problemi di voce. Il mantenimento di un buono stato di idratazione come parte di un regime di igiene vocale può contribuire a sostenere la produzione vocale. Uno studio dell’università di Hong Kong ha dimostrato che cantanti inesperti, che avevano ricevuto una corretta idratazione e riposo vocale, durante l’esecuzione del karaoke sono stati in grado di cantare per periodi più lunghi di cantanti addestrati (gruppo di controllo) per i quali non erano previste idratazione e riposo vocale.

E’ stato osservato che l’aumento dell’idratazione sistemica mitiga alcuni degli effetti negativi di lavori vocalmente faticosi: oratori non addestrati hanno completato un compito di lettura ad alta voce di due ore. Lo sviluppo di trattamenti ottimali di idratazione deve essere basato su una solida conoscenza dei meccanismi che regolano l’idratazione delle corde vocali. Quella superficiale è fornita da ghiandole che rivestono le vie aeree e dal movimento di ioni attraverso l’epitelio delle corde vocali. All’interno di queste ultime, proteine, elettroliti e macromolecole della matrice extracellulare, come acido ialuronico, regolano l’idratazione interna. L’interconnessione dei compartimenti fluidi all’interno delle corde vocali e la presenza di flussi d’acqua suggeriscono una via che collega l’idratazione superficiale a quella sistemica. La spiegazione di questo percorso potrebbe aiutare a sviluppare trattamenti di idratazione che possano sfruttare meccanismi intrinseci alle corde vocali e, così, massimizzare i risultati positivi sulla fonazione.

Da chiarire, inoltre, ancora, il ruolo di ormoni, sostanze nutritive e sistema nervoso nella mediazione della idratazione superficiale e sistemica delle corde vocali. Importante continuare gli studi sui meccanismi che regolano l’idratazione delle corde vocali, necessari per progettare trattamenti ottimali ed ottenere effetti benefici sulla voce.