Anatomo fisiologia dell’apparato pneumofonatorio Dicembre 16, 2015 – Posted in: Articoli sulla Voce

La voce è il suono prodotto dalla vibrazione di due strutture muscolari poste nel collo, dette corde vocali, messe in vibrazione dall’aria espirata dai polmoni; esso è poi modulato dalle risonanze delle due cavità che compongono il canale vocale: la faringe e la bocca. Durante la fonazione le corde vocali agiscono come trasduttori che convertono le forze aerodinamiche generate dal mantice polmonare in energia acustica. L’apparato respiratorio è un insieme di organi deputati innanzitutto agli scambi gassosi fra l’aria atmosferica ed il sangue e, secondariamente, a produrre un flusso aereo necessario all’espletamento di numerose funzioni quali: la fonazione, la tosse e l’espettorazione, il raschio, lo starnuto, il soffio, il fischio.

Le parti che compongono questo apparato sono: la gabbia toracica, costituita da una porzione scheletrica e da una muscolare, le vie aerofore ed il polmone.

I muscoli respiratori vengono generalmente suddivisi in tre gruppi: inspiratori principali (diaframma e muscoli intercostali esterni), inspiratori secondari (scaleni, sternocleidomastoideo, piccolo e grande dentato, piccolo e grande pettorale) ed espiratori (intercostali interni, muscoli addominali). Il diaframma è un muscolo piatto cupuliforme che separa la cavità toracica da quella addominale ed è costituito da una porzione muscolare periferica con fasci che convergono verso la parte centrale aponevrotica la quale ha una forma grossolanamente a trifoglio. Ha inserzioni posteriori a livello delle prime vertebre lombari, inserzioni costali sulla faccia mediale ed i margini superiori delle ultime sei coste, una inserzione sternale sulla faccia posteriore dell’appendice xifoidea. Presenta diversi orifizi attraverso i quali passano dal torace all’addome l’esofago, strutture vascolari (aorta, vena cava inferiore, vene azygos ed emiazygos, vasi toracici interni), il dotto toracico e strutture nervose (catene del simpatico, vago, nervi grandi e piccoli splancnici). È il muscolo respiratorio principale che contraendosi durante l’inspirazione si appiattisce vincendo la pressione positiva addominale.

Il tipo di respirazione è molto importante nella produzione vocale.

Il respiro toracico superiore che si realizza soprattutto con movimenti costali a «leva di pompa» è facilmente induttore di disfunzionalità nei pazienti che utilizzano spesso la voce direttiva o proiettata perché oltre a mobilizzare quantità limitate di aria non permette una regolazione del flusso espiratorio; esso viene quindi delegato alla laringe che deve assumere il doppio ruolo di rubinetto e di vibratore. Nella respirazione toraco-addominale il movimento costale a «manico di secchio» e l’abbassamento del diaframma consentono rifornimenti di aria adeguati a qualsiasi esigenza vocale; inoltre mediante l’antagonismo addomino-diaframmatico (gli addominali spingono ed il diaframma mantiene una contrazione tonica) si ottiene un dosaggio preciso del flusso espiratorio e delle pressioni sottoglottiche secondo la necessità della voce.

In certi casi può risultare efficace la respirazione vertebrale che si realizza con una brusca flessione del rachide; viene impiegata fisiologicamente nella voce di insistenza o di pericolo ma se utilizzata in modo prolungato innesca un circolo vizioso di sforzo vocale con conseguente disfunzionalità.